Il processo di realizzazione delle fotografie analogiche su pellicola negativa foto-sensibile è rimasto inalterato da più di 120 anni.
Basato sulla capacità dei cristalli di alogeno d'argento di trasformarsi in argento puro proporzionalmente alla luce assorbita, questa antica tecnica rimane ancora oggi lo strumento preferito di molti fotografi che scelgono con consapevolezza la via artigianale che più si avvicina al concetto di fotografia intesa come scrittura con la luce.
Ogni negativo realizzato e sviluppato in analogico, rappresenta la prova concreta e tangibile dell'atto del fotografare a testimonianza indiscutibile dell'autenticità dell'opera.
La successiva stampa in camera oscura è rigorosamente un processo manuale finalizzato a trasporre su carta fotografica l'immagine impressa sul negativo.